BITETTO – APULIA – ITALY
Bitetto è un paese noto per la presenza delle spoglie del Beato Giacomo, un frate laico morto in odore di santità, il cui corpo è rimasto nei secoli intatto e che si ritiene che in vita abbia avuto il dono della profezia: in particolare è noto l’episodio che coinvolse il duca Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona; il nobile aveva partecipato alla Congiura dei baroni e rischiava la vita, ma il frate gli predisse che sarebbe stato perdonato dal re e avrebbe avuto un figlio maschio. Verificatisi entrambi gli eventi, il duca costruì per ringraziamento la strada rettilinea che collega il convento al paese.
Le prime fonti scritte di Bitetto risalgono al 959 d.C., ma le sue origini sembrano risalire a tempi molto più antichi, come testimoniano i corredi funerari ritrovati nel territorio circostante e datati IV secolo a.C.
La diocesi di Bitetto fu eretta nel corso dell’XI secolo, in quanto nel 1089 la bolla Quia nostris temporibus di papa Urbano II la cita come suffraganea di Bari. Una precedente bolla del 1025 di papa Giovanni XIX non cita la diocesi di Bitetto, quindi la data di erezione deve essere compresa tra questi due estremi. Il primo vescovo noto è Raus, menzionato nel 1179 come partecipante al Concilio Lateranense III.
Durante il Medioevo, la cattedrale di Bitetto, dedicata a san Michele Arcangelo, aveva un capitolo di trentatré canonici.
Fu il Vescovo di Bitetto Ludovico Serristori nel 1552 a ridurre il numero dei canonici a venti.
La famiglia Serristori è nota per Palazzo Serristori ubicato a Firenze, sul cui palazzo è apposta una epigrafe che ricorda Lorenzo Serristori, committente dello stesso Palazzo, anche quest’ultimo Vescovo di Bitetto, come riportato sulla stessa epigrafe.
Il territorio della diocesi di Bitetto corrispondeva ai confini dell’attuale città. La cattedrale era la chiesa di San Michele Arcangelo.
Tra i principali monumenti del paese è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria La Veterana.
Notevole importanza ha la Cattedrale di San Michele Arcangelo e il Convento del Beato Giacomo. Edificio di pregio è anche la Casa dei Cavalieri di Malta, in molti testi e guide turistiche, definita anche come Casa Fazio.